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INTERVISTA A DON MOEN

INTERVISTA A DON MOEN IN OCCASIONE DELLA XXIX CONVOCAZIONE REGIONALE RNS PUGLIA 2014

BARI, 21 NOVEMBRE 2014

-Da oltre 20 anni svolgi il ministero di evangelizzazione attraverso la musica e il canto, ma come hai capito che Dio voleva usarti in maniera particolare attraverso il servizio di lode e adorazione nella musica? E qual è la tua esperienza, il tuo incontro personale con Dio attraverso la musica?

Quando avevo 12 anni ho donato lamia vita al Signore, e quindi il mio pastore dopo le funzioni nella nostra chiesa prendeva la chitarra e iniziava a cantare invitandoci ad andare all'altare, ad inginocchiarci e pregare. Quei momenti rimangono ancora i pressi nella mia memoria come momenti speciali. Quando ho donato lamia vita al signore a 12 anni il primo versetto che ho sottolineato nella mia Bibbia è il Salmo 27,4 che dice  -una cosa ho chiesto al Signore e questa sola io desidero, abitare nella casa del Signore ogni giorno della mia vita - ed offrire a Lui inni e canti di grazia. E 27 anni dopo io mi sono ritrovato a scrivere un canto che dice proprio "io voglio stare accanto lì, proprio l' dove sei tu", e il Signore proprio in quel momento mi ha ricordato che aveva messo già questo desiderio nel mio cuore quando io ero ragazzo.

-Nel mese di Settembre sei stato impegnato in un tour in Terra Santa: cosa ha significato per te cantare, pregare, e vivere questi forti momenti nei luoghi di Gesù? Ci sono stati dei momenti particolari di cui ci vuoi raccontare?

Chiunque è stato in terra Santa può dire che non c'è alto luogo sulla terra come quel luogo. Quindi ti ritrovi a camminare dove Lui ha camminato, e ad adorare dove proprio l'adorazione è proprio iniziata. Non c'è altro luogo simile. Nessuno altro luogo può essere paragonato a questo luogo. L'adorare sul mare di Galilea, sul monte delle beatitudini, tutto quello che circonda il lago di Tiberiade, Cafarnao...., tutti quei luoghi dove Gesù ha proprio iniziato il ministero, dove ha predicato, dove è iniziato tutto...e in qualche modo penso che molte cose non siano nemmeno cambiate in tutti questi 2000 anni. Gerusalemme e stata distrutta e ricostruita così tante volte che è difficile distinguere se quello è proprio il luogo esatto... se è il monumento giusto ecc.. però a differenza del Tiberiade abbiamo scelto 5 luoghi dove svolgere il concerto e ovviamente ci sono stati diversi momenti spontanei di adorazione ma 5 i concerti ufficiali: sulla costa del mare di Galilea, sulla scalinata in Gerusalemme rivolta ad Est dove Gesù proprio è salito per entrare nel tempio (li scalini sono ancora lì), poi nel Getsemani... è davvero difficile dire quale sia stato il luogo più speciale. Forse lì su quegli scalini del tempio di Salomone, forse lì e dietro, alle spalle si intravede il monte degli ulivi. Anche lì dove c'era il sepolcro: li tu vedi una tomba vuota e adori Gesù che è risorto. Ci hanno chiesto di tornare l'anno prossimo e stiamo pensando di ripetere questa esperienza. Molto potente, cambia la vita!

-"Davide è stato unto dal Signore, gli è stato dato un ministero"...

Pensi che l'esperienza della Tenda di Davide in cui tutti lodano e adorano l'unico Dio oggi possa rappresentare ancora il segno e la necessità di una rinnovata unità tra le chiese? Unità che per altro Papa Francesco sta dimostrando di volere fortemente anche attraverso di noi?

La tenda di Davide era un luogo di Lode, il tabernacolo di Mosè invece era più specifico per la legge e c'era il Santo dei Santi, il luogo dove potevano entrare solo i sacerdoti ecc..era quindi strutturato in modo diverso. Questo ci aiuta a capire come dobbiamo venire alla presenza di Dio: c'è la zona esterna, poi quella interna, il Santo dei Santi...tutto che ci porta ad arrivare al Santo dei Santi. Ma la tenda di Davide era basata tutta sull'adorazione e la lode e voleva che tutti entrassero in questo ambiente dove si potesse appunto lodare e adorare il Signore. E quindi lui fece in modo che 24 ore al giorno ci fossero degli adoratori a cantare e a suonare al Signore, questo era il loro lavoro a tempo pieno. Quindi penso che anche oggi, il Signore ci sta riportando a questa lode e adorazione come fu per la tenda di Davide, alla presenza di Dio. Nell'A.T. sappiamo che la presenza di Dio era nell'arca che era sempre nel tempio, ma quando Gesù è morto sulla croce, Lui ha reso disponibile, ha aperto la presenza di Dio a tutti.

Quindi ora sono le nostre lodi che costruiscono un tempio che, la sua presenza non è più nell'arca dell'Alleanza che era in un tempio, ma Lui è presente in ognuno di noi. In questi momenti, come quello di domani (22 novembre 2014), in cui ci riuniremo per lodare e adorare il Signore insieme, noi non stiamo facendo altro che costruirgli un luogo dove Lui  può dimorare in mezzo a noi. Il Salmo 22 al versetto 3, dice che la presenza di Dio dimora in mezzo al suo popolo. Quello che faremo noi insieme domani (22 novembre 2014) insieme stando vicino, è quello di permettere al Re dei Re di venire, e quando il Signore viene non fa altro che salvare, guarire e liberare.  Dobbiamo capire che l'adorazione non è un monologo, ma è un dialogo e dobbiamo dare spazio a Dio di poter rispondere e parlarci.

-Come tanti anni fa, oggi sei di nuovo qui assieme ai fratelli del Rinnovamento nello Spirito. Che ricordi hai di quella esperienza e come stai vivendo questo tuo ritorno qui a Bari?

Ricordo con piacere il 27 febbraio 1997. La cosa straordinaria di quell'evento è che ci furono tante confessioni cristiane: i fratelli da Napoli, le assemblee di Dio, tante chiese parteciparono a quell'evento quindi fu straordinario che la Chiesa si riunì assieme.

La lode e adorazione è la chiave che ci porta a stare insieme, anche se ogni chiesa può avere il proprio credo seppur diverso, quello che ci unisce è la lode e adorazione. La vera adorazione, và oltre qualsiasi religione, cultura, generazione.

-Puoi parlarci della tua esperienza assieme al Rinnovamento Carismatico dei paesi in cui hai svolto il to ministero di evangelizzazione? Pensi sia una corrente di grazia per la Chiesa?

Io ho lavorato con il Rinnovamento Carismatico in tutto il mondo, ed è interessante notare, specialmente nelle Filippine, che i cardinali, i vescovi, prima ancora che io andassi lì per la prima volta, distribuivano la mia musica e cantavano già la mia musica, con delle forti testimonianze di come il Signore li stava già guarendo. Li ha guariti proprio attraverso l'adorazione fatta con la mia musica. La mia esperienza di cooperazione con la Chiesa Cattolica, risale al 1972/73 con due cardinali polacchi, uno dei quali era Karol Woytila. Prima di diventare Papa, ci invitò a venire a cantare per tutte le chiese della Polonia. C'erano migliaia di persone ogni sera. Mi dissero che ci avrebbero aperto ogni cattedrale in Polonia e volevano che andassimo per adorare Gesù e quindi lo abbiamo fatto. Ci fu una risposta incredibile. Ho imparato addirittura a cantare per trenta minuti ogni sera in polacco e per quanto non fossero abituati a questo tipo di preghiera di lode e adorazione, appena io iniziai a cantare in polacco iniziarono tutti ad alzare le mani e lodare il Signore!

Aiuta molto il fatto che sia Papa Francesco ora che Papa Giovanni Paolo II prima, abbiano sempre sostenuto il rinnovamento carismatico, questo ha fatto in modo che ovunque io andassi, in qualsiasi paese, come l'India, i carismatici mi cercassero e quindi sono molto sostenuto da loro. Io penso che in parte abbia aiutato molto questo evento del 1997 nella provincia di Bari perché nel mondo le cose si vengono a sapere, sanno i luoghi dove mi reco. Sono stato in India, a Bombai, dove per la prima volta in 100 anni è stato appoggiato ed organizzato un incontro ecumenico con tutte le chiese insieme. In dicembre andrò in Camerun, e, per la prima volta nella storia di questo paese, i cattolici si uniranno con i protestanti in un evento di lode e adorazione.

Quindi ho mandato loro la locandina del concerto per la convocazione del Rinnovamento nello Spirito della Puglia, perché il vescovo di lì voleva capire se Don Moen sta facendo questo tipo di eventi nel mondo cattolico in altri luoghi del mondo.

E' un onore per me essere qui con voi per questo evento perché penso che sia un avvenimento che cambierà qualcosa in tutto il mondo e quindi sarà come un segno che noi faremo per tutto il mondo.

di Antonella Di Coste

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