Il Pastorale di Servizio

Il Pastorale di Servizio

Il "Pastorale di Servizio" è il cuore e il motore di ogni gruppo del RnS; a tale organo è affidato il discernimento immediato, la cura dei fratelli e la responsabilità davanti ad essi e a Dio della loro salute spirituale.
Il compito principale di un Pastorale è quello di guidare il gruppo secondo la volontà di Dio, difenderlo dai pericoli, farlo crescere nella vita cristiana, cercando così, di seguire l'esempio di Gesù, Buon Pastore, che conosce le sue pecore e offre la vita per loro.
I membri del Pastorale, fratelli scelti dal Signore e dalla comunità perchè si è riconosciuto in loro un carisma di "governo" e di pastoralità, s'incontrano essenzialmente per pregare per il gruppo a loro affidato: è questo il loro primo dovere, il confronto sereno e fruttuoso nasce dal clima di preghiera, che smussa gli angoli umani per avvicinare al divino. Quindi, i membri del Pastorale quando s'incontrano fanno essenzialmente un cammino comunitario di preghiera, anche per se stessi ma sopratutto per il gruppo.
Inoltre, attraverso carismi di profezia e di discernimento, cercano di comprendere quale sia il percorso che il Signore vuole che il gruppo faccia. Compito primario risulta quindi la programmazione di tutte le attività spirituali del gruppo, dai seminari per la preparazione all'effusione, alla catechesi degli effusionati, dall'attività ministeriale, con la sua specifica formazione, alla realizzazione dei ritiri e delle giornate comunitarie, dagli eventuali interventi nella vita della parrocchia , alle attività esterne.

Per l'importanza e la delicatezza del ruolo del Pastorale, si riportano qui di seguito alcuni aspetti della gunzione pastrorale tratti dallo statuto.

Il "Pastorale di Servizio" del Gruppo locale o delle Comunità:

a) riconosce i membri che compongono il Gruppo in quanto realizzano le condizioni previste;
b) discerne e guida il cammino spirituale e comunitario del Gruppo;
c) favorisce l'esercizio dei carismi e la promozione dei "ministeri di fatto";
d) persegue, in armonica collaborazione con la propria Chiesa locale, le finalità espresse nello Statuto.

Il Coordinatore del Gruppo locale:

a) convoca e presiede il "Pastorale di Servizio" del Gruppo coordinandone l'attività di servizio;
b) promuove l'attuazione degli indirizzi e delle decisioni comunicate dagli organi nazionali e regionali;
c) svolge una costante azione di comunione all'interno del Gruppo di "Rinnovamento nello Spirito Santo"

In ogni aggregazione sociale è necessaria la funzione dell'autorità che, secondo il Vangelo (cfr. Mt 20,24-28), preferiamo chiamare servizio. Parliamo anche, più semplicemente, di "servizio pastorale", per indicare la funzione di tutti coloro che, a livello locale, regionale o nazionale, sono chiamati a compiti di responsabilità e di guida.

L'aggettivo "pastorale" può essere confuso con il ministero pastorale che è svolto nella Chiesa dai Pastori (vescovi, sacerdoti e diaconi), in forza del sacramento dell'ordine.

Se usiamo questa parola, è perchè non ne abbiamo trovata un'altra per indicare un servizio che non può essere puramente formale o solo organizzativo, ma comprende tutte quelle attività che aiutano e sostengono le persone a raggiungere le finalità spirituali ed ecclesiali dell'Associazione. Ci si domanda spesso quale autorità abbiano coloro che sono chiamati a svolgere il servizio pastorale.

Al di fuori del sacramento dell'ordine, non esiste autorità gerarchica. Quindi si deve parlare di un'autorità sociale che deriva dal fatto che il loro ruolo e i loro compiti sono previsti statutariamente e sono stati approvati con l'Associazione dall'Autorità ecclesiastica. Ma non va trascurato anche un altro aspetto, che per noi è primario: quello carismatico. Se il criterio primario nella scelta delle persone per un determinato servizio è il riconoscimento di un carisma, allora, prima dell'investitura sociale, vi è l'unzione dello Spirito Santo. La logica, quindi, è quella descritta da San Paolo: "Non può l'occhio dire alla mano: non ho bisogno di te; nè la testa ai piedi: non ho bisogno di voi... Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, perchè non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre" (1 Cor 12,21.24b-25).

Perciò, i compiti pastorali, che sono definiti per i singoli livelli nello Statuto e nel Regolamento, implicano necessariamente un'autorità, che non è gerarchica, ma carismatica e sociale. Pertanto, i rapporti con chi detiene un servizio di autorità sono regolati dalla virtù dell'obbedienza.

Il Coordinatore

Il raggio di azione del Coordinatore, a tutti i livelli, è vastissimo, ma comprende, innanzi tutto, gli adempimenti associativi che gli sono assegnati dallo Statuto e dal Regolamento. Quindi, la sua funzione esce fuori dai contorni vaghi, per conseguire un ruolo preciso e determinato.

La sua figura carismatica lo pone nell'ascolto dello Spirito; il suo compito ecclesiale esige una spiritualità di dedizione e di servizio; l'appartenenza al RnS gli chiede di operare, non da autocrate solitario, ma nella collegialità con gli altri membri del "Pastorale di Servizio" e in sintonia con le altre istanze del RnS. Il Coordinatore, in particolare, deve sapere bene verso dove e in quale modo deve condurre il gruppo. Non dimentichi mai che il gruppo non è una sua proprietà, ma mete, metodo e stile di conduzione sono segnati dalla Chiesa e dal RnS.

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