I pericoli della Chiropratica

La chiropratica (dal greco kheir, mano e praktikos, azione) è un trattamento terapeutico che ha per obiettivo il mantenimento e il ristabilimento della salute dell'uomo, partendo dal fatto che lo stato naturale del corpo umano è quello di un corpo sano. Quando compare un sintomo, qualunque esso sia, questo stato naturale viene a mancare.

La chiropratica cerca di correggere la causa di questa deviazione dalla norma e di ristabilire lo stato originario di salute per mezzo del sistema nervoso contenuto dalla colonna vertebrale, che controlla e coordina tutte le funzioni del corpo. A causa di questa relazione tra la colonna vertebrale ed il sistema nervoso in essa contenuto, un allineamento scorretto di un segmento vertebrale, (chiamato sublussazione) può causare un'interferenza con i messaggi che i nervi conducono dal cervello alla periferia e viceversa. Dopo aver identificato le sublussazioni attraverso un metodo diagnostico  e l'analisi specifici, il chiropratico intraprende la correzione delle sublussazioni (secondo un protocollo di cure) attraverso l'aggiustamento (adjustment) chiropratico, che consiste nell'applicazione, con la mano, di una pressione su un segmento osteoarticolare o su un trigger point neurologico.

La terapia basata sulla manipolazione della colonna vertebrale ha origini antichissime. Si pensa che fosse praticata nell'antico Egitto e nell'antica Cina e ne parla già Ippocrate nel 400 a.C, poi, con il passare del tempo, questa pratica divenne un campo riservato ai cosiddetti "conciaosse" ma le sue origini moderne si devono a Daniel David Palmer, nato a Toronto il 7 Marzo 1845.

Palmer era un apicoltore che, dopo aver perso la moglie per una malattia, lasciò la sua casa e incominciò una vita errante. Durante i suoi viaggi incontrò un guaritore, Paul Caster. Volle approfondire le teorie del guaritore e in seguito decise di diventare suo discepolo.

Palmer era convinto che il corpo disponesse di un'energia nascosta capace di guarire la parte malata. Da qualche parte tra il cervello e il corpo ci doveva essere un blocco che impediva il passaggio di energia. Dopo 10 anni definì questo blocco la "sublussazione vertebrale". Possiamo dire che la chiropratica prese avvio da un episodio casuale: Harvey Lillard, il portinaio addetto alle pulizie del suo studio, era sordo e spiegò a Palmer che 17 anni prima si era curvato per sollevare un oggetto e aveva sentito qualcosa spostarsi nella sua schiena.

Il fondatore della chiropratica trattò per tre giorni la parte della colonna vertebrale da cui pensava derivasse la sordità e al terzo giorno Lillard si mise a saltare dicendo: "Dottore, dottore, ci sento!".

Nel 1897 aprì la prima scuola di chiropratica a Davemport e scrisse un libro di 1000 pagine: "The Chiropractor's Adjuster".

Continuò la sua attività di chiropratico fino al giorno della sua morte il 20 ottobre 1913. Avendo guarito nel modo descritto il portiere sordo e, successivamente, anche un disturbo cardiaco ebbe la sua certezza, tanto da scrivere: "Il 95 per cento di tutte le malattie è causato da vertebre spostate".

A proseguire l'attività fu poi il figlio B.J. Palmer che divenne il divulgatore della chiropratica. A 17 anni propose al padre di aprire la prima scuola di chiropratica. A 24 anni scrisse il primo libro di chiropratica, cui seguirono altri 38 libri, e insegnò nella scuola fondata insieme al padre. Creò nella scuola di chiropratica un laboratorio osteologico e un laboratorio radiologico all'avanguardia solo 13 anni dopo che Rontgen aveva scoperto la radiografia.

Morì nel 1961.

Negli anni successivi la chiropratica è cresciuta costantemente espandendosi in un primo momento negli Stati Uniti ed in Canada ed in seguito nel resto del mondo, divenendo una professione praticata in oltre 60 paesi.

A livello mondiale la Federazione Mondiale di Chiropratica è partner dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che nel novembre 2005 ha dichiarato e pubblicato le "Direttive per l'insegnamento e la sicurezza in Chiropratica".

Negli USA la chiropratica secondo alcuni autori è seconda solo alla medicina tradizionale, ed è più diffusa della stessa pratica odontoiatrica.

In Italia la chiropratica è arrivata più tardi.

 Sin dal 1983 il Ministero della Salute ne ha promosso la diffusione inviando a tutta la classe medica delle circolari nelle quali veniva sottolineata la sua importanza.

Il governo italiano nel novembre 2007 ha creato il Registro dei Chiropratici attraverso la Finanziaria 2008.

 

Supporto scientifico

Come riportato da Ernst e Singh, nel 1995 Donald Nansel e Mrk Szlazak del Palmer College of Chiropratic (una struttura favorevole alla chiropratica) si misero a studiare la letteratura medica presente per capire se le persone affette da patologie della colonna vertebrale avessero una maggiore probabilità di ammalarsi secondo la teoria di Palmer.

Le loro conclusioni furono: "Non esiste il benché minimo accenno che i pazienti affetti, per esempio, da gravi lombalgie meccaniche, presentino una maggior incidenza di carcinoma prostatico o testicolare, colite, cisti ovariche, endometriosi, pancreatite, appendicite, diabete o qualunque altro genere di malattia legato alla zona o al segmento".

Due anni dopo gli stessi autori pubblicarono un lavoro nel quale esaminarono persone affette da fratture della colonna vertebrale o da lesioni vertebrali da arma da fuoco nelle quali non vi era evidenza di maggiore incidenza rispetto alle altre patologie sopracitate.

Ernst e Canter hanno esaminato tutte le recensioni su lavori pubblicati tra il 2000 e il maggio 2005 che valutassero l'efficacia della manipolazione della colonna vertebrale sulle patologie. Sono stati esaminati 16 lavori che riguardavano: il mal di schiena (3), il dolore cervicale (2), il dolore cervicale e lombare (1), la cefalea (3) ed altre sintomatologie. Le conclusioni di tali revisioni sono state tutte negative, fatta eccezione per il mal di schiena in cui la manipolazione della colonna vertebrale ha prodotto benefici, comunque in misura non superiore rispetto a quelli ottenuti con i trattamenti convenzionali, e anche in questo caso, data la possibilità di effetti negativi di cui parleremo successivamente, gli autori avanzano perplessità.

Quali sono i rischi per le persone che si sottopongono alla chiropratica?

Nel 2001 un'equipe di ricercatori chiese ai neurologi membri dell'Association of British Neurologists di riferire i casi di complicazioni neurologiche riportate entro le 24 ore dalla manipolazione del collo.

In un solo anno (riferito al solo territorio inglese) furono evidenziati ben 35 casi di cui 9 ictus cerebrali.

La fisiopatologia di queste affezioni è dovuta al fatto che, quando i chiropratici eseguono la manipolazione, in modo particolare sulla colonna cervicale all'interno della quale passano le due arterie vertebrali, ciò può determinare la lacerazione della parte interna dell'arteria stessa, la cosiddetta dissezione, che può provocare un trombo cerebrale e quindi un ictus oppure una riduzione dell'afflusso di sangue in quell'arteria, riducendo l'arrivo di sangue al cervello.

Ernst ha analizzato i dati della letteratura ed ha osservato che sono documentati oltre 700 casi di gravi complicazioni dovuti alla chiropratica.

Per quanto riguarda gli "effetti collaterali" minori, una revisione sistematica del 2001 ha messo in evidenza che circa la metà (una frequenza molto alta) dei pazienti sottoposti a questa terapia accusa una sintomatologia temporanea: dolore della parte trattata, vertigine, cefalea, intorpidimento, etc.

Un altro pericolo sottaciuto è l'esposizione ai raggi X.

Un'indagine condotta proprio dall’American Chiropratic Association evidenziava che il 96% dei nuovi pazienti e l’80% di quelli già trattati venivano sottoposti a radiografie.

Questa considerazione fa ancora più riflettere, considerando che con questa pratica vengono trattati i bambini, più sensibili all'azione dannosa delle radiazioni ionizzanti, e che in alcuni Stati come il Canada (a Toronto) risultano sottoposti a chiropratica il 31% dei minori.

Ernst e Singh consigliano a chi si vuole sottoporre a questa tecnica terapeutica di evitare che il terapeuta sia "puro", ovvero che creda che si possano curare tutte le malattie con questa manipolazione, evitare di far compiere diagnosi ai chiropratici attraverso tecniche come la kinesiologia applicata o l'emeter, un apparecchio inventato da un chiropratico negli anni 40, dotato di un ago che oscilla su un quadrante e che dovrebbe indicare lo stato di salute del paziente (ricordiamo che la Chiesa di Scientology usa un apparecchio simile, un elettro-psicometro, per diagnosticare i "disturbi psichici" ed applicare le loro terapie) e, prima di rivolgersi ad un trattamento chiropratico per un dolore della colonna vertebrale, di rivolgersi ai trattamenti convenzionali che sono certamente meno pericolosi,  meno lunghi e quindi costano anche meno.

 

Compatibilità con fede cristiana

David Daniel Palmer era detto anche "il guaritore magnetico", era un commerciante che studiò una originale teoria fondata sulla "sublussazione vertebrale" secondo cui i problemi di salute erano legati ai disallineamenti della vertebre nella colonna.

Secondo la filosofia chiropratica queste lussazioni interferiscono con il fluire della cosiddetta intelligenza innata, un concetto di energia simile a molte tecniche terapeutiche alternative, oltre a quelle già esaminate.

Il concetto di energia caro alle filosofie orientali e ripreso dalla New-Age rimane immutato e con questo anche il concetto panteista di un'intelligenza innata.

La definizione che veniva data di Palmer di "guaritore magnetico" ricorda molto da vicino quella di un suo predecessore, Franz Anton Mesmer, medico alchimista esoterico che, come già ricordato, aveva la convinzione che le malattie non fossero altro che uno "squilibrio magnetico" interno che sarebbe stato sufficiente "compensare", attraverso un "fluido" diffuso simile a quello delle calamite, che emana dagli esseri viventi e, in particolar modo, dal corpo di uomini con specifiche doti (tra cui, ovviamente, lui stesso), che potremmo definire "guaritori". E proprio da un guaritore, Paul Caster, iniziò ad apprendere i primi rudimenti e come dicono gli storici ne divenne un discepolo.

Si proclamava il fondatore della chiropratica nella sua tecnica ma anche nei suoi aspetti religiosi e si paragonava perfino a "Cristo", a Maometto, a Jo Smith (fondatore della chiesa dei Santi dell’ultimo Giorno) a Martin Lutero e ad altri leader religiosi.

La chiropratica quindi non nasceva solo come una nuova terapia ma anche come una nuova religione, fondata da un uomo che si paragonava ad altri fondatori di movimenti religiosi, e nella sua pseudoreligione c'è un'intelligenza innata che è un'energia-guida del corpo.

Nonostante le regole rigidissime che Palmer aveva imposto ai suoi seguaci, altri cominciarono a mostrare dubbi sull'idea di un'intelligenza innata e sulla capacità della chiropratica di curare altre patologie oltre quelle legate alla colonna vertebrale. Si autodefinirono "specialisti della schiena" e diventarono noti come "misti" perché accettavano anche i contributi della medicina tradizionale, mentre i discepoli di Palmer divennero noti come “puri”.

Il contrasto tra queste due "fazioni" divenne così grave da essere insanabile e nel 1998 uno dei "misti", Lon Morgan, si esprimeva in modo chiaro: "L'intelligenza innata ha chiaramente origine da pratiche mistiche ed occulte prese a prestito da un'epoca passata. Resta indimostrabile ed inverificabile".

Per capire la "filosofia" che ispira una tecnica terapeutica è importante anche capire la "filosofia di vita" del suo fondatore, che ha avuto un ruolo fondamentale, seguito poi dal figlio, nell'affermazione di questa "medicina alternativa".

Fa riflettere la violenza nei confronti dei figli testimoniata da più parti e la sua dedizione assoluta alla chiropratica che diventa una religione in cui il fondatore svolge il ruolo di gran sacerdote.

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